“La lotta alle mafie riguarda tutti. Nessuno può dire: non mi interessa. Nessuno può pensare di chiamarsene fuori. E’ un compito che riguarda ciascuno di noi: nell’agire quotidiano, nei comportamenti personali, nella percezione del bene comune, nell’etica pubblica che riusciamo ad esprimere. La repressione dell’illegalità da parte delle Forze di Polizia e della Magistratura è inseparabile dall’azione corale delle Istituzioni e dalla resistenza civile. Questo è stato l’orizzonte politico, giudiziario, di ordine pubblico, culturale, educativo, sociale del nostro impegno contro le mafie. Un orizzonte che deve aggredire il nesso tra povertà, disuguaglianze e mafie”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso del suo intervento alla presentazione del VI e VII rapporto Mafie nel Lazio, evento organizzato dall’Osservatorio regionale per la Legalità, in collaborazione con LAZIOcrea.

“Le mafie sono la negazione dei diritti – ha aggiunto – Opprimono, spargono paura, minano i legami sociali, esaltano l’abuso e il privilegio, usano le armi del ricatto e della minaccia, avvelenano la vita economica e le istituzioni civili. Lottare contro la mafia non è soltanto una stringente e doverosa esigenza morale e civile. E anche, quindi, una necessità per tutti: lo è, prima ancora che per la propria sicurezza, per la propria dignità e per la propria effettiva libertà. Una necessità per la società, che vuole essere libera, democratica, ordinata, solidale”.