Stasera alle ore 19 la Sala del Nostromo del Castello di Santa Severa propone una rilettura di Gian Battista Basile di una delle fiabe più antiche e conosciute “Gatta Cenerentola” con la regia di Maria Concetta Galluso, per  affrontare il tema della violenza – non solo di genere-  attraverso il linguaggio teatrale.

Un’iniziativa del laboratorio teatrale “La Stazione dei Piccoli Artisti”, realizzata in collaborazione con la Regione Lazio, LAZIOcrea, Mibact, Comune di Santa Marinella e Coopculture.

Lo spettacolo racconta, attraverso il linguaggio teatrale, la vicenda di una violenza espressa con atteggiamenti di superiorità, mortificanti, umilianti, bullismo e segregazione. La fiaba vuole contrastare ogni pregiudizio, ogni modello affettivo disturbato, ogni stereotipo femminile sbagliato, perché la violenza non è un fenomeno emergenziale ma strutturale, senza distinzione di genere, di ruolo, di razza.

La protagonista (Zezzolla, o Lucreziuccia, o Cenerentola) non è incontestabilmente buona e remissiva, ma una ragazza che si macchia di un omicidio volontario, che è artefice del proprio destino. Lotterà ogni giorno per il suo diritto a una vita migliore. Non attende passivamente, ma prende coscienza delle proprie capacità e della forza di volontà che le consente di essere aiutata. Questa è la sua rivolta sociale.

Spettacolo non adatto a bambini minori di 12 anni.

Per maggiori informazioni: telefono +39.06.39967999