Dal 1° agosto al 27 settembre, il Castello di Santa Severa ospita nei nuovi spazi polifunzionali sopra il Battistero, recentemente restaurati, la mostra “Non vogliamo altri eroi” di Domenico Pellegrino  organizzata dalla Fondazione Maimeri a cura di Andrea Dusio.

Il Castello, spazio della Regione Lazio, gestito dalla società regionale LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella,  diventa ancora una volta uno scenario suggestivo che integra e si integra con le opere esposte, sculture che diventano guerrieri o salvatori di un presente reale pieno di pericoli ed insidie che saranno visibili anche come installazioni diffuse all’interno del borgo.

L’ artista Domenico Pellegrino opera di fatto come un agitatore culturale, rielaborando una visione personale della Pop Art,  corrente nata alla fine degli anni Cinquanta negli Stati Uniti. Dall’osservazione della trasformazione della realtà quotidiana dei nuovi oggetti di consumo, porta la sua opera in spazi pubblici e li trasforma servendosi della capacità dei suoi supereroi di mettersi in rapporto con le architetture e svelando delle potenzialità evocative inesplorate di stanze, muri, passaggi, ambienti informali, luoghi storici. In particolare, questi anti-supereroi, che sotto la livrea marveliana nascondono una pelle imparentata non solo con la tradizione dello stucco, ma anche della grande ceramica siciliana, sono soprattutto capaci di disegnare nuove relazioni narrative tra pieni e vuoti, luci e ombre, condensazioni e rarefazioni.

Mentre Capitan America lotta contro il suo avversario, sembra misurarsi nel contempo con Hermes, dio degli atleti e dei viaggiatori, messaggero dell’Olimpo. È una lotta dell’anima: chi prevale in questo scontro cruento? Il soldato inventato dalla propaganda americana durante la Seconda Guerra Mondiale o il dio dalle molte risorse (polýtropos), gentilmente astuto, predone, guida di mandrie, apportatore di sogni, osservatore notturno? Gli eroi metropolitani delle città americane raccontate da chi tornava in Sicilia si mescolano alla memoria arcaica dei paladini che lottavano contro le invasioni dei mori.

C’è sempre, come nella serie “Ritorneremo”, una stratificazione di messaggi, che corrisponde alla combinazione di diverse tecniche e materiali, tutti strettamente legati all’identità, ma che confluendo in un messaggio coerente alludono a una potente riflessione sulla nostra storia: luminarie e soldati, vecchie immagini delle città bombardate e supereroi, convivono in una sorta di sincretismo iconografico assolutamente nuovo. La mostra è inclusa nel prezzo di biglietto di ingresso al castello e visitabile dal martedì alla domenica, in orario di apertura del complesso monumentale. Gli eventi speciali del Castello di Santa Severa sono sostenuti da Poste italiane.

Oltre alla mostra ricordiamo i tanti eventi organizzati per questo fine settimana. Tra la Riserva di Macchiatonda e il Castello di Santa Severa dal 31 luglio, per tutta l’estate, Laboratori della Natura dedicati alle esplorazioni e al disegno naturalistico lungo la spiaggia condotti da Elisabetta Mitrovic. Sempre stasera, alle 20:30, Lorenzo Fioramonti presenta “Un’economia per stare bene”. Da oltre un decennio l’ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti lavora a un modello di “economia per stare bene”, la wellbeing economy, che pone al centro la qualità della vita delle persone e degli ecosistemi: la base di qualunque prospettiva di progresso umano. Fioramonti indica diverse strade da percorrere. Alle ore ore 21:00 è in programma il ciclo di conferenze organizzate dal  Polo Museale Civico del Castello di Santa Severa in collaborazione con Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (O.D.V.).

Alle 21:30 Raffaello Fusaro e Fabrizio Corallo presentano un dialogo con uno dei più apprezzati interpreti del cinema italiano contemporaneo: Sergio Rubini. Il 1° agosto alle ore 21 sarà la volta dell’attrice Iaia Forte, che si esibirà con lo spettacolo teatrale Odissea Penelope. Il fine settimana terminerà con l’atteso concerto degli Hotel Supramonte (band riconosciuta ufficialmente dalla “Fondazione De André”). La band si è esibita a lungo nei teatri, luogo elettivo per la musica di Fabrizio De André, dove i musicisti riescono a creare atmosfere intime e intense, come testimoniano spesso le lacrime di commozione degli spettatori.

Castello di Santa Severa
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