Dopo solo 20 giorni dall’introduzione sistematica in tutto il Lazio della ricetta dematerializzata sono già 1 milione e 600mila le ricette trattate per via informatica. I medici coinvolti sono il 45% del totale, le farmacie oltre l’80%. Il processo avviato con il contributo determinante dei medici di famiglia e delle farmacie procede, dunque, a grande velocità in tutte le Asl ed in particolare nelle province del quadrante Nord dove di fatto, ormai, la vecchia ricetta rosa quasi non esiste più. Le rilevazioni condotte dalla società regionale LAit incaricata di curare l’esecutività’ del progetto dicono che le Asl dove maggiore e’ l’utilizzo della ricetta informatizzata sono quella di Viterbo, che nei mesi scorsi e’ stata capofila della sperimentazione, seguita da quella di Rieti.
Nella Tuscia i medici che utilizzano la dematerializzata sono oltre il 97,50% e le farmacie circa il 97%; nel reatino invece i medici sono il 71.76% del totale e le farmacie il 94.59%. Nelle restanti aziende il processo vede una maggiore rispondenza da parte delle circuito delle farmacie e una crescita costante dei medici coinvolti.
“Il largo utilizzo della ricetta dematerializzata dimostra che e’ possibile innovare nella sanità quei processi che consentono di risparmiare senza intaccare i servizi – spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. In questo caso parliamo di un cambiamento radicale che, grazie all’impegno dei medici di famiglia e delle farmacie, sta coinvolgendo la nostra sanità regionale ponendola all’avanguardia nel Paese, facendoci conseguire risultati straordinari. Stiamo cambiando tutto”.