Si chiude dopo 12 anni la fase di commissariamento per la sanità del Lazio, che ha ottenuto il via libera dal Mef nel corso dell’ultimo tavolo di verifica del 22 luglio. Un risultato molto importante che arriva dopo anni di impegno per il risanamento finanziario, impegno che è andato di pari passo con quello per il miglioramento dell’assistenza sanitaria e dei servizi per i cittadini.
Ora la sfida è avviare una nuova stagione di grandi investimenti per far nascere la nuova sanità e migliorare ulteriormente. In particolare, sono previsti: 358 milioni per 276 cantieri di edilizia sanitaria nel piano “Ripartire veloci” partiti o pronti a partire entro 12 mesi; 110 milioni per la nuova tranche di risorse per edilizia e tecnologie sanitarie (ex art. 20) e via a 5 nuovi ospedali; 82 milioni per la sanità territoriale con la riprogrammazione dei fondi strutturali, in questo caso si tratta di uno dei pilastri della proposta della Regione Lazio all’Europa per la riprogrammazione dei fondi strutturali: investimenti per nuove tecnologie, apparecchiature mediche, sanità digitale.
Obiettivo vitale per i prossimi anni sarà quello di essere sempre più vicini alle esigenze delle persone più fragili: questo significa rafforzare il ruolo dei distretti, delle Case della Salute e potenziare l’offerta di assistenza domiciliare, di Riabilitazione territoriale, di RSA, di presidi per le Dipendenze e per la salute mentale, di cure primarie consultori.
“La notizia storica è la conclusione, dopo 12 anni, del commissariamento straordinario della sanità. Inizia una nuova era. Un risultato straordinario, frutto di un lavoro costante e responsabile da parte di tutti. Ho già ringraziato i miei predecessori Marrazzo e Polverini. Ora la situazione nel Lazio torna alla normalità – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: un lungo percorso, iniziato nel 2007; sono stati anni in cui siamo riusciti ad eliminare il sistema di disavanzo che avevamo. Ora siamo in attivo. Ringrazio tutti gli operatori sanitari per la riduzione della spesa e se oggi siamo fuori dal commissariamento è merito anche loro. Prima il Lazio era la regione con il più alto disavanzo d’Italia, appunto, e i peggiori livelli di assistenza. Adesso non è più così, questo significa che ritroveremo la nostra autonomia. Una notizia ottima anche per i lavoratori e le nuove assunzioni”.
“Oggi è una giornata storica, dopo 12 anni il Lazio è fuori dal commissariamento della sanità. È stato un lungo percorso: eravamo una regione che produceva disavanzo e non garantiva i Livelli essenziali di assistenza, oggi abbiamo una delle performance migliore dei Lea ed è stato chiuso l’ultimo bilancio in attivo, grazie allo straordinario sforzo messo in campo da tutti –sono le parole dell’assessore alla sanità e all’integrazione sociosanitaria, Alessio D’Amato, che ha aggiunto: si ridà dignità a questa Regione e al servizio sanitario di questa regione, che è più forte e coeso e che l’ha ampiamente dimostrato anche in questa lunga pandemia, in questa stagione di emergenza”.
“La fine del commissariamento è la fine di un tunnel in cui tutti i cittadini, famiglie e imprese hanno contribuito a raggiungere un obiettivo difficile, fidandosi dell’impegno, di un Patto sottoscritto nel 2013. Un percorso sofferto e credo che questo obiettivo, impensabile pochi anni fa, questa medaglia vada dedicata ai medici, agli infermieri, al personale della sanità del Lazio per lo stress vissuto in questi anni di sacrifici e in questi mesi di trincea per il Covid 19” – così il vicepresidente, Daniele Leodori.
“La Regione Lazio è fuori dal commissariamento della sanità dopo dodici anni. Sono molto soddisfatta perché siamo riusciti a mantenere gli impegni dopo un percorso lungo e faticoso di risanamento dei conti. È un risultato che è stato possibile raggiungere – ha commentato – grazie a un lavoro di squadra, alla tenacia dell’Assessore D’Amato e alla collaborazione con i Ministeri vigilanti – è il commento di Alessandra Sartore, Assessore alla Programmazione economica, Bilancio, Patrimonio e Demanio, che ha aggiunto: ringrazio i rappresentanti del Mef, Angela Adduce e il suo staff, Francesco Massicci e Filippo Palumbo del Ministero della Salute, entrambi in pensione, ma che hanno avviato il processo di uscita. Ringrazio tutta la squadra regionale che in questi sette anni ha affiancato il commissario. È davvero una bella vittoria per la nostra amministrazione, per la Giunta e per il Consiglio, ancora di più nel momento di emergenza epidemiologica che abbiamo vissuto. Ci impegniamo da subito a mantenere i risultati continuando a collaborare con i ministeri competenti e migliorando sempre di più i conti della sanità e la qualità dei servizi nella nostra Regione”.