I 43 Istituti Culturali della Regione Lazio tutelano e raccontano l’arte, la storia, la scienza, la musica, i territori, le tradizioni: un patrimonio di immenso valore che la Regione Lazio si sta impegnando a sostenere al meglio grazie a uno stanziamento di oltre 1 milione di euro solo per il 2019 destinato da un lato a lavori di ristrutturazione e all’acquisto di beni e attrezzature, dall’altro al funzionamento delle strutture e alla realizzazione di iniziative culturali.
Un lavoro importante che prosegue ora con LAZIOCULT, la app, sviluppata da LAZIOcrea, dedicata ai 43 Istituti Culturali, scaricabile dagli store Apple e Android. La nuova applicazione è stata presentata alla stampa e agli addetti ai lavori presso il Castello di Sermoneta in provincia di Latina alla presenza del Capo di Gabinetto della Regione Lazio, Albino Ruberti.
“Con LAZIOCULT è possibile esplorare l’offerta degli istituti, creare un itinerario personalizzato, effettuare una ricerca per geolocalizzazione, nome e categoria o visualizzarle direttamente sulla mappa – ha spiegato Ruberti – all’interno della App e sul canale YouTube della Regione Lazio sarà possibile ammirare gli splendidi video realizzati per l’occasione. Abbiamo deciso di mettere a disposizione dei cittadini un nuovo strumento per ammirare lo straordinario patrimonio artistico e culturale che questi istituti rappresentano”.
Proseguono, inoltre, fino a dicembre 2019 le aperture straordinarie di alcuni Istituti promosse dalla Regione Lazio: la splendida Accademia di San Luca (11 ottobre, 15 novembre e 20 dicembre dalle 19 alle 22); l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico per gli amanti degli archivi fotografici e dei video d’epoca apre le sue porte (16 ottobre, 11 dicembre dalle 18 alle 21); il Centro Internazionale di Studi Cateriniani, impegnato da sempre nel promuovere gli scritti su Santa Caterina da Siena (29 novembre dalle 9 alle 18); la Comunità Ebraica di Roma che conserva documenti, fotografie e spartiti musicali relativi prevalentemente all’arco cronologico compreso fra l’inizio dall’età del ghetto (1555) e gli anni successivi alla seconda guerra mondiale (27 ottobre, 3 e 10 novembre alle 13 alle 16); l’opera di Adriano Olivetti raccolta nell’omonima Fondazione ospitata in un edificio storico (23 e 30 novembre dalle 9.30 alle 13.30); Fondazione Campus Internazionale di Musica a Latina per gli amanti della musica (26 ottobre, 10 novembre, 1 dicembre dalle 9 alle 12); la casa natale di Pierluigi da Palestrina, divenuta poi una fondazione dedita alla diffusione della musica del maestro e della polifonia (28 settembre, 12 ottobre dalle 16 alle 19); la Fondazione Gramsci che promuove studi e ricerche sull’opera e sul pensiero dell’omonimo politico e filosofo (26 ottobre, 9 e 30 novembre dalle 10 alle 13); Fondazione Lelio e Lisli Basso consente al pubblico di accedere alla biblioteca e all’archivio storico (28 settembre, 26 ottobre, 16 novembre dalle 10 alle 13); la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci (12 e 19 ottobre dalle 10 alle 13); la Fondazione Pietro Nenni, editore della collana “Bussole” (8, 15 e 22 novembre dalle 15 alle 18); la Fondazione Roffredo Caetani, costituitasi nel 1972 per tutelare e valorizzare lo splendido Castello di Sermoneta e il Giardino di Ninfa, apre i suoi spazi a Tor Tre Ponti sulla via Appia (27 ottobre,1 e 15 dicembre dalle 10 alle 13); la biblioteca di 60.000 volumi e l’emeroteca della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (11 ottobre dalle 15.30 alle 18.30, 9 novembre dalle 16 alle 19 e 5 dicembre dalle 18 alle 21); l’Istituto di Bibliografia Musicale (I.BI.MUS.), che svolge dal 1979 attività di ricerca e di catalogazione promuovendo convegni di studio nel settore bibliografico-musicale e storico-musicologico (13 ottobre dalle 10 alle 15); l’Istituto di ricerche Internazionali Archivio Disarmo, dedicato a pace, intercultura e gestione nonviolenta dei conflitti, apre la sua biblioteca di 10.000 volumi (3 ottobre, 12 novembre e 13 dicembre dalle 16.30 alle 19.30); l’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale ad Anagni offre al pubblico la sua biblioteca specializzata nella storia del territorio (12 ottobre, 9 novembre e 7 dicembre dalle 10 alle 13); l’Istituto Italiano di Paleontologia Umana (ISIPU), centro di riferimento storico per la ricerca archeologica, preistorica e paleontologica (15 dicembre dalle 10 alle 16); gli appassionati di archeologia e arte possono visitare l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte a Piazza Venezia (23 novembre dalle 10 alle 13); l’Istituto Nazionale di Studi Romani all’Aventino nello splendido ex convento dei Santi Bonifacio e Alessio (19 ottobre dalle 9 alle 12, 23 ottobre dalle 17 alle 20 e 29 ottobre dalle 16 alle 19); l’Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI (4 e 25 ottobre e 29 novembre dalle 17.30 alle 20.30); la Casa della Memoria e della Storia, sede dell’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (26 settembre, 17 ottobre e 14 novembre dalle 16.30 alle 19.30); la Società Romana di Storia Patria, che promuove la ricerca scientifica e la divulgazione di documenti relativi alla storia di Roma e del Lazio (17 ottobre, 7 e 21 novembre dalle 15 alle 18); infine il Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane “Tullia Zevi” consente di scoprire il fondo del Collegio Rabbinico Italiano con circa 15.000 volumi dal XVI al XIX secolo (27 ottobre, 17 novembre e 15 dicembre dalle 10 alle 13).
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.regione.lazio.it/rl_cultura