E’ stata inaugurata la seconda annualità del “Percorso di specializzazione sui temi dell’affido e in generale sulla tutela dei minori per gli operatori dei servizi sociali e sociosanitari del Lazio”, un nuovo impegno a favore dei minori preso dalla Direzione regionale per l’Inclusione Sociale, promotrice del progetto, con la collaborazione e il supporto tecnico dell’Ufficio di scopo Formazione di LAZIOcrea.
Come sottolineato in apertura della sessione inaugurale da Chiara Mancinelli, referente del progetto per l’Area regionale Famiglia, Minori e Persone fragili, in questo momento storico sono in atto grandi cambiamenti nei contesti lavorativi e familiari, nelle relazioni con gli altri, nel modo di vivere, nella scuola ed è pertanto indispensabile non lasciare soli i professionisti dell’aiuto, in particolar modo dell’aiuto ai bambini, a rispondere alle domande che provengono dalla società.
Il progetto formativo biennale per gli operatori dell’affidamento familiare, che nella prima annualità ha visto la partecipazione di circa 116 operatori sociali su tutto il territorio regionale, si prefigge il fine molto ambizioso e all’altezza della sfida dei tempi e della comune responsabilità sociale di favorire un nuovo orientamento nella cultura dell’affidamento familiare e della tutela dei minori.
La seconda annualità del corso di formazione intende contribuire alla creazione di una comunità di pratiche, che sappia comprendere insieme i cambiamenti e sia capace di sostenersi senza lasciare “solo” nessuno nello sviluppare nuove misure di tutela e di servizio, nuovi modelli orientati al benessere e alla tutela dei bambini e delle loro famiglie, e generare una conoscenza organizzata, di qualità, cui ogni operatore ha libero accesso e in cui ciascuno impara dall’esperienza dell’altro. È necessario avere un obiettivo condiviso: produrre servizi di qualità ed equi perché i più fragili – in questo caso i bambini e le loro famiglie − possano sviluppare il loro potenziale umano e vivere una vita felice.
L’Affido è un tema sociale sul quale la rete istituzionale, la Regione Lazio in primis, ha concentrato la propria attenzione monitorando tutto ciò che accade a livello regionale, a livello di distretti sociosanitari e di singoli comuni. Un passo importante – lo ha ribadito Antonio Mazzarotto, Dirigente dell’Area Famiglia, Minori e Persone fragili della Regione Lazio − è stato compiuto con l’approvazione del “Regolamento sull’affidamento familiare”, frutto di un lavoro fortemente condiviso e con il quale si è inteso dare dei criteri qualitativi a tutto il territorio regionale, in maniera omogenea.
La progettazione del corso sull’Affido è finalizzata alla conoscenza dei meccanismi tecnici e amministrativi che si stanno mettendo in moto, sia a livello regionale che nazionale, e alla costruzione di un nuovo sistema di tutela del minore. In alcuni territori della regione si fa più fatica a lavorare per l’affidamento e quindi l’obiettivo condiviso di tutti gli operatori coinvolti nel percorso formativo, con l’affiancamento della Regione Lazio, è quello di analizzare le problematiche e trovare “insieme” delle soluzioni.
La giornata inaugurale del percorso formativo, organizzata dall’Ufficio di scopo Formazione in modalità online sincrona su Webex di LAZIOcrea per superare le limitazioni causate dalla pandemia da Covid-19, ha avuto un riscontro positivo. L’elevata presenza degli operatori dell’affido (139 tra assistenti sociali, psicologi, sociologi e altro) e l’intervento delle istituzioni (l’Assessore alle Politiche Sociali e la Direttrice per l’Inclusione Sociale della Regione Lazio, la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, il Direttore del Dipartimento delle Politiche sociali di Roma Capitale, i Presidenti dell’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio e dell’Ordine degli Psicologi del Lazio) danno la misura dell’impegno e della volontà, a vari livelli, di voler rendere sempre più qualificato il servizio dell’affidamento familiare per il benessere dei minori.