L’affidamento familiare è uno strumento introdotto al fine di tutelare il minore che vive una condizione di disagio in un contesto familiare non idoneo e non sufficiente alla propria crescita.
La legge prevede l’affidamento temporaneo a soggetti terzi – prediligendo famiglie anche con altri figli, persone singole, parenti affidatari ma contemplando anche strutture residenziali per minori (comunità di tipo familiare) – che hanno il dovere di accogliere il minore, mantenerlo, istruirlo, educarlo e difenderne i diritti civili.
L’ambito dell’affido familiare e della tutela dei minori è complesso e comporta il coinvolgimento di numerosi soggetti, quali le famiglie affidatarie, i servizi sociali, le autorità giudiziarie.
La Regione Lazio, attraverso la Direzione regionale per l’Inclusione sociale – Area Politiche per l’Inclusione – è impegnata nel promuovere lo sviluppo dell’affidamento familiare attraverso la creazione di reti di servizi, finanziando progetti di sensibilizzazione della cittadinanza come delle istituzioni, e pianificando attività di formazione degli operatori del settore.
Pertanto, al fine di rilanciare e focalizzare l’attenzione degli operatori sull’affido e costruire nuovi strumenti da utilizzare sui territori, tenendo presenti le nuove sfide del cambiamento dei rapporti familiari e delle emergenze sociali, ha dato avvio a un percorso di aggiornamento e qualificazione degli operatori socio-sanitari dei servizi sociali a tutela dei minori, afferenti ai Distretti del Lazio.
Il percorso, che si realizzerà nel biennio 2019-2020, vede coinvolti nelle varie iniziative gli operatori dei servizi territoriali (assistenti sociali, psicologi ed educatori), gli operatori del privato sociale (rappresentanti di Associazioni e Reti di famiglie affidatarie), gli amministratori pubblici (sindaci e assessori di Comuni e di Municipi di Roma Capitale), la rete istituzionale (Tribunale per i Minorenni, Corte di Appello, Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, istituti scolastici, ASL) e le famiglie affidatarie e solidali nei territori e ha l’obiettivo di diffondere, implementare e motivare una nuova cultura dell’affido, definire, standardizzare e condividere la metodologia e le procedure d’intervento in base alle linee guida, mettere le basi per la creazione di centri specialistici distrettuali.