Un milione e 300mila euro di contributo. Assessore Regimenti: “I Comuni sotto i 2.000 abitanti hanno fabbisogni specifici determinati dalla marginalità geografica, dalle difficoltà di comunicazione e dalla modesta diffusione dei servizi al cittadino. Il deserto demografico e residenziale rischia di far sparire interi borghi, culla delle nostre radici e della nostra cultura”
Un contributo complessivo di un milione e 300mila euro per i “piccolissimi Comuni” con popolazione sotto i duemila abitanti per favorire la residenzialità e contrastare lo spopolamento. La Giunta Regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’Assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia Locale, agli Enti locali e all’Università Luisa Regimenti, ha approvato una delibera volta ad integrare il “Piano triennale per la riqualificazione dei Piccoli Comuni”, relativo alle annualità 2022-2024 e approvato con DGR n. 922/2022.
La misura amplia la sfera di intervento del Piano prevedendo l’erogazione di un beneficio economico, una tantum e in un’unica soluzione, per il sostegno della natalità e della genitorialità, rivolto ai nuclei familiari residenti nei “piccolissimi comuni” del Lazio.
A tal fine, la proposta di deliberazione individua le modalità di assegnazione ai “piccolissimi Comuni” delle risorse necessarie affinché possano erogare essi stessi il beneficio ai destinatari finali, secondo valutazioni di adeguatezza e proporzionalità parametrate alle situazioni socio-demografiche di ciascuno di essi. I beneficiari saranno i nuclei familiari residenti nei “piccolissimi Comuni” del Lazio, nei quali siano presenti figli minori di età inferiore a tre anni, o nei quali si verifichino nascite entro il 31 dicembre 2024, e i nuclei familiari nelle stesse condizioni che trasferiscano la propria residenza in un “piccolissimo Comune” e la mantengono per almeno cinque anni, unitamente alla dimora abituale.
«Abbiamo voluto questa innovazione al Piano triennale dei piccoli Comuni, con apposite risorse stanziate nel Bilancio 2024 – 2026, perché è una misura fortemente richiesta dai sindaci di questi Comuni, che nel Lazio sono 167, più di un terzo del totale. Tali Comuni presentano, infatti, fabbisogni ulteriori e specifici determinati dalla marginalità geografica, dalle difficoltà di comunicazione e dalla modesta diffusione dei servizi al cittadino, che anche a causa dell’età media avanzata della popolazione residente ne stanno causando il progressivo spopolamento» sottolinea l’assessore Luisa Regimenti.
«I dati Istat parlano chiaro: nel Lazio nel quadriennio 2019-2022 la popolazione complessiva residente in questi comuni è infatti diminuita di quasi tremila abitanti. Il deserto demografico e residenziale rischia di far sparire interi borghi, culla delle nostre radici e della nostra cultura. I bonus sulla residenzialità rappresentano un ulteriore strumento che si aggiungerà agli interventi già previsti dal Piano Triennale con quasi tre milioni di euro a disposizione per potenziare servizi, strutture turistiche, centri per la promozione dei prodotti tipici locali, spazi di coworking» conclude.