Il Lazio avvia un nuovo piano di politiche attive del lavoro mettendo in campo oltre 200 milioni di euro. L’obiettivo è contrastare la crisi innescata dalla pandemia con misure di formazione, accompagnamento e reinserimento al lavoro destinate in particolare alle categorie più fragili, coinvolgendo direttamente le organizzazioni sindacali e datoriali nella definizione delle strategie.
La presentazione del Piano, a cui è seguita la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, è avvenuta oggi da parte del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, del vicepresidente Daniele Leodori, dell’assessore al Lavoro, Scuola e Formazione, Claudio Di Berardino, del segretario generale della UIL Lazio, Alberto Civica e del presidente di Unindustria, Angelo Camilli, in rappresentanza rispettivamente delle parti sindacali e delle parti datoriali.
Gli altri rappresentanti delle Parti Sociali firmatarie hanno partecipato alla conferenza stampa in modalità web, in ottemperanza alle prescrizioni sul contenimento della diffusione del Covid-19.
Questo l’elenco dei sottoscrittori del Protocollo: Cgil Lazio, Cisl Lazio, Uil Lazio, Ugl Lazio, Unindustria, Unione degli industriali e delle Imprese del Lazio, FEDERLAZIO, LEGACOOP, CONFCOOPERATIVE Lazio, AGCI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI, CNA, COLDIRETTI, CONFPROFESSIONI, CONFETRA, FEDERALBERGHI, CISAL, CONFAPI, CDO Roma e Lazio. Il Protocollo vede l’adesione anche da parte di ABI Lazio.
Il Piano, in particolare, prevede 21 diverse azioni per promuovere la formazione e la buona occupazione per i giovani, le donne, le persone con disabilità, i disoccupati e i percettori di ammortizzatori sociali.
Alcune delle misure vengono introdotte nel Lazio per la prima volta, altre sono la prosecuzione di percorsi già avviati ma con modalità aggiornate rispetto alle rinnovate esigenze e con procedure di esecuzione più snelle e veloci. I vari bandi verranno avviati a partire dalle prossime settimane e saranno concordati, anche per la copertura finanziaria, con le Parti del Protocollo.
A seguire le 21 misure:
1. Titoli dell’obbligo: percorsi formativi rivolti a giovani e agli adulti che devono conseguire titoli “dell’obbligo
2. Potenziamento degli ITS e IFTS
3. Valorizzazione dell’Apprendistato
4. Patto fra generazioni per il ricambio generazionale con incentivo all’assunzione
5. Torno Subito, per sostenere la formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e studenti
6. Garanzia Giovani per neet tra i 15 e 29 anni
7. Incentivi per il rientro dall’estero dei talenti
8. Formazione e riqualificazione professionale con erogazione di un’indennità per disoccupati o cassaintegrati a zero ore
9. Formazione e riqualificazione professionale per persone in cassa integrazione
10. Sostegno alla riconversione o riorganizzazione aziendale con misure dedicate al personale
11. Integrazione con il Fondo Nuove Competenze
12. Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, anche mediante lo strumento di “Impresa formativa” e con prestiti agevolati
13. Contratto di Ricollocazione Generazioni per disoccupati over 30
14. Sostegno a modelli organizzativi per la conciliazione vita/lavoro
15. Incentivi alle assunzioni per destinatari di Politiche Attive del Lavoro
16. Sostegno alla parità salariale di genere
17. Sostegno alla formazione e occupazione delle donne, con incentivi all’assunzione, all’avvio di impresa e alla formazione in discipline tecnico scientifiche
18. Sostegno all’occupazione delle persone con disabilità, anche da lavoro e con potenziamento dei servizi dedicati nei centri per l’impiego – Spazio Lavoro
19. Sostegno all’incremento delle competenze manageriali per favorire competitività, occupazione e innovazione 20. Valorizzazione dei mestieri artigianali, anche con le Botteghe Scuola
21. Sostegno ai disoccupati adulti delle aree di crisi complessa a due anni dalla maturazione della pensione.