Il 2024 vedrà l’avvio di un nuovo progetto dal titolo “Il Lazio: una regione senza barriere per le persone sorde e con ipoacusia. Sperimentazione di interventi di prossimità per favorire l’inclusione sociale”, promosso dalla Direzione Regionale Inclusione Sociale della Regione Lazio allo scopo di favorire l’inclusione dei cittadini portatori di disabilità uditiva.

La sordità rappresenta una grave disabilità che ha un impatto funzionale, cognitivo e sociale significativo sulla vita delle persone. Recenti sondaggi del Censis rilevano che la sordità e l’ipoacusia hanno avuto una escalation molto preoccupante negli ultimi anni: in Italia sono oltre 7 milioni le persone affette da ipoacusia e tale dato tende ad aumentare in modo esponenziale col progressivo invecchiamento della popolazione, al punto che l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità stima che entro il 2050 almeno una persona su quattro – anche fra i giovanissimi – sperimenterà una diminuzione dell’udito.

In tale contesto la Regione Lazio, in linea con la normativa nazionale, comunitaria e regionale, intende promuovere iniziative volte alla prevenzione della sordità, anche con il supporto delle moderne tecnologie, impegnando energie e risorse economiche per garantire servizi adeguati che favoriscano il pieno inserimento delle persone sorde e affette da ipoacusia nel tessuto sociale grazie al superamento delle barriere alla comunicazione.

Il progetto, predisposto e gestito da LAZIOcrea in collaborazione con i referenti della Direzione Regionale Inclusione Sociale, prevede tre linee d’intervento:

  • La prima linea d’intervento prevede il ricorso a una piattaforma che consenta alla persona sorda, con la sola dotazione della rete internet, di entrare in contatto con un operatore che svolge la funzione di “ponte” per la comunicazione con il mondo dei servizi di pubblica utilità. Le informazioni in merito al servizio richiesto dalla persona sorda saranno comunicate all’utente sordo mediante l’intervento di un interprete in lingua italiana dei segni (LIS).
  • La seconda linea d’intervento prevede interventi di prossimità, informativi e di orientamento, attraverso i quali si favorirà l’inclusione sociale degli anziani sordi o affetti da ipoacusia. Gli interventi, di tipo domiciliare, serviranno a supportare gli anziani nella risoluzione di problematiche di vita quotidiana (la consegna della spesa, dei medicinali, ecc.) e nell’accesso ai servizi territoriali (disbrigo di pratiche amministrative, alfabetizzazione digitale, ecc.). Saranno dei giovani sordi, preventivamente formati, a svolgere il ruolo di facilitatore/operatore domiciliare e di mediatore della comunicazione attraverso il ricorso alla lingua italiana dei segni.
  • La terza linea d’intervento mira a facilitare la comunicazione tra le persone sorde e il personale che, a vario titolo, presta servizio presso le strutture pubbliche che si occupano di emergenze, quale ad es. il personale sanitario che lavora nei Pronto Soccorso e nelle ASL, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e altre Forze dell’Ordine. Il progetto prevede di realizzare una formazione specialistica che coinvolgerà, in qualità di docenti, gli interpreti LIS. Il percorso formativo prevederà un approfondimento delle tematiche di ambito sanitario ed emergenziale ed una formazione dedicata alla Lingua dei Segni Tattile (LIST) per consentire la comunicazione con le persone sorde che hanno perso anche la vista. La formazione è progettata per fornire ai professionisti sanitari e al personale che opera in contesti emergenziali di erogare una corretta accoglienza ed assistenza alle persone sorde e sordocieche.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione, con il supporto di LAZIOcrea, di attività di comunicazione che attraverso video caratterizzati da elevata accessibilità è finalizzata a illustrare le iniziative, le opportunità e gli strumenti destinati alle persone sorde o affette da ipoacusia disponibili sul territorio regionale.

Si tratta, dunque, per la Regione Lazio e per LAZIOcrea di un progetto sfidante, le cui attività sono tese a migliorare l’accessibilità ai servizi sociali, sociosanitari e della pubblica amministrazione; ridurre l’isolamento e la solitudine delle persone sorde e a rischio emarginazione; facilitare le relazioni sociali attraverso interventi domiciliari; aumentare le azioni di informazione/sensibilizzazione all’interno delle realtà territoriali.