Inizia stasera il lungo fine settimana di Caffeina, il festival estivo sarà ospitato fino al 30 agosto 2020 al Castello di Santa Severa.

Appuntamento stasera alle 20:30 con l’intervista di Raffaele Macarone Palmieri a Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Il 20 giugno del 1805 si costituì a Milano il Grande Oriente d’Italia. Scopriamo la Massoneria in Italia percorrendone la storia e analizzando i valori della più antica Gran Loggia Italiana. “La Massoneria di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l’elevazione morale e spirituale dell’uomo e dell’umana famiglia. La natura della Massoneria e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica e morale”.

Alle 22:00 Raffaello Fusaro presenta “La storia di una figlia dei fiori: Mita Medici“. La pista da ballo più famosa d’Italia, quella del Piper. La voglia di libertà e futuro che aleggia nell’aria e nelle canzoni dei Beatles e Bob Dylan, Jim Morrison e i Rolling Stones. Una ragazza degli anni ’60 che attraversa con il suo sorriso e la splendida vivacità gli anni del boom e del desiderio di giustizia e trasgressione. In un dialogo sotto le stelle l’amore per il poeta Franco Califano, i racconti, le canzoni, i ricordi di vita di Mita Medici, una ragazza senza tempo.

L’11 luglio alle 21:00 Paolo Crepet presenterà il libro “Libertà“: “Da quando ho iniziato a scrivere questo libro ho cercato un’immagine che potesse rappresentare, almeno per me, un’idea “fisica” di libertà. Così una sera mi è tornata alla memoria una sensazione lontana, ma vivissima: quella che accompagnava i miei passi di bambino dal bagnasciuga verso il mare nelle estati trascorse a Milano Marittima con la famiglia. Una percezione di “transizione” che avvertivo quando la sabbia sotto i piedi cominciava a perdere consistenza, mentre io non ero ancora in grado di galleggiare sull’acqua».

L’ultimo appuntamento è per domenica 12 luglio alle 21:00 con “A sud dei santi“, un concerto-spettacolo di Peppe Servillo e Mario Incudine. Lo spettacolo di teatro canzone di Mario Incudine e Peppe Servillo è un forte messaggio di apertura e solidarietà alle culture sulbarterne, particolarmente emarginate nel tempo della globalizzazione imperante. Uno spettacolo trainato dal ritmo viscerale delle regioni meridionali che racconta quel Sud del sud dei Santi tanto caro a Carmelo Bene. Con i due interpreti capaci di alternarsi sulla scena e di fondersi in una coralità, spesso estemporanea, che rende ogni performance unica ed irripetibile.

Per informazioni e prenotazioni: www.castellodisantasevera.it