In occasione della Giornata Europea dei Parchi è stato presentato il nuovo Sistema della Via Appia Antica nel Lazio: 5 progetti per un itinerario di valorizzazione unico che comprende i Comuni di Roma, Ciampino, Marino, il Parco Regionale e quello Archeologico dell’Appia antica.
I progetti sono stati finanziati nell’ambito del piano regionale di Valorizzazione dei Luoghi della cultura del Lazio. Alla conferenza stampa di oggi, 24 maggio, presso la Cartiera Latina di Roma, sono intervenuti il Capo di Gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti, l’Assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale (Ambiente e Risorse Naturali, Energia, Agenda Digitale e Investimenti Verdi) Roberta Lombardi, il Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica Simone Quilici, il Presidente Mario Tozzi e la Direttrice del Parco Regionale dell’Appia Antica Alma Rossi, la Responsabile di Villa di Massenzio della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Ersilia Maria Loreti e il Responsabile dell’Ufficio Ricerca e Sviluppo di Coopculture Francesco Cochetti.
La Via Appia Antica comprende beni culturali e paesaggistici nei territori di diversi comuni del Lazio meridionale attraversati da questo tracciato storico. I progetti di valorizzazione presentati oggi hanno portato alla creazione di un itinerario che riguarda il tratto di strada fra Roma, Ciampino e Marino.
Il primo progetto, proposto dal Parco Archeologico dell’Appia Antica è intervenuto sugli strumenti di mappatura e informazione virtuali, cartacei, didattici, di cartellonistica e segnaletica del contesto urbano e suburbano, unificandoli e integrandoli in un’unica piattaforma multifunzionale e in un’unica nuova identità visiva unitaria. Un’articolata infrastruttura digitale multitasking ideale per rinnovare e migliorare accessibilità, fruibilità e attrattività del grande museo diffuso all’aria aperta costituito dalla Via Appia. Grazie alla nuova piattaforma e all’app “ItinerAppia”, realizzate da Coopculture e Istogramma, i visitatori potranno organizzare la propria visita al Parco in piena autonomia, accedendo a un vasto archivio di informazioni (validate scientificamente) e curiosità: dal Parco degli Acquedotti al Parco della Caffarella, dal Mausoleo di Cecilia Metella alla Villa dei Quintili. Grazie ai QR code presenti sulla nuova cartellonistica dedicata sarà possibile scoprire storie e curiosità sui diversi monumenti o avviare i 40 itinerari proposti dal Parco con 130 punti di interesse individuati lungo gli oltre 160 km di percorsi. Una base dati unitaria che restituirà anche informazioni strategiche sui flussi e sui visitatori. Ogni itinerario comprende diversi punti di rilevanza archeologica, culturale e ambientale ma permetterà anche ai visitatori di accedere a utili informazioni quali distanze, tempi di percorrenza, orari di apertura dei siti, e molto altro. Sarà possibile accedere a ItinerAppia sia da pc che direttamente dal proprio smartphone scaricando l’app dal proprio store (AppStore o Google Play) o inquadrando i QR code presenti sui pannelli lungo il percorso. Tutte le informazioni, i servizi, gli eventi, le opportunità didattiche offerte dal Parco Archeologico dell’Appia Antica sono disponibili sul sito ufficiale.
Il secondo progetto, del Parco Regionale dell’Appia, si snoda fino alla località Frattocchie di Marino. A nord, il tratto del II miglio è concentrato sull’area della Cartiera Latina, in cui si è intervenuto valorizzando anche la vecchia struttura produttiva dismessa, trasformata in spazio polifunzionale autonomo. Il restauro degli ambienti un tempo dedicati alla produzione della carta, in corrispondenza del corso d’acqua dell’Almone, ha previsto l’allestimento di spazi espositivi sia all’interno sia all’aperto per rendere fruibile ai visitatori l’intera area, importante esempio di archeologia industriale. Attività didattiche e formative affiancheranno il percorso di visita.
La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale ha firmato il terzo progetto per la riqualificazione e valorizzazione del complesso della Villa di Massenzio, una delle aree archeologiche più suggestive della campagna romana. Tra il II e il III miglio della via Appia Antica, il complesso monumentale è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo e il mausoleo dinastico. Grazie a questo intervento è stato possibile creare un percorso di visita accessibile anche al pubblico con difficoltà di deambulazione, con la ripavimentazione del sentiero di visita e la sua delimitazione. La parte più consistente del progetto ha interessato l’accesso al complesso dalla via Appia, con il restauro conservativo e il recupero degli ambienti dell’antico Arco dei Cenci: il manufatto, infatti, ha rivelato esternamente l’intonaco originale nei suoi diversi colori, con lo stemma stesso dei Cenci. Grandi pannelli didattici e un nuovo allestimento completano l’intervento progettuale.
Il Comune di Marino è promotore del quarto progetto che prevede una serie di opere di manutenzione e pulizia dei margini e dei basoli dell’antica strada per restituire l’immagine che ne ebbero i viaggiatori del passato. L’intervento ha visto la rimozione della flora infestante con una particolare attenzione all’accessibilità del tratto viario, corridoio naturale posto a congiunzione tra le tre più grandi frazioni del Comune di Marino: Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci e Frattocchie. Il progetto ha previsto, inoltre, la piantumazione di una serie di essenze tipiche del paesaggio locale e la creazione di un punto informativo.
Anche il quinto progetto, proposto dal Comune di Ciampino, è intervenuto sulla manutenzione dell’antica strada con la messa in sicurezza dell’accessibilità ai monumenti e alle aree archeologiche, la sistemazione delle sponde del Fosso del Cipollaro, l’installazione di punti luce lungo via delle Capanne di Marino e di un’area pic-nic.
I cinque progetti del Sistema della Via Appia Antica nel Lazio fanno parte dell’ambizioso programma di riqualificazione e valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio, voluto dalla Regione con un investimento di 20,9 milioni di euro grazie al quale sono stati avviati oltre 90 progetti per rendere più moderni, sicuri e accessibili musei, archivi storici, biblioteche, aree, parchi archeologici e complessi monumentali del nostro territorio.