Inaugurata dal Capo di Gabinetto della Regione Lazio, Albino Ruberti, e dal Presidente di LAZIOcrea, Luigi Pomponio, insieme ai curatori,  è aperta nella splendida sala Pyrgi affacciata sul mare la mostra “Tu parlavi una lingua meravigliosa: quando la canzonetta divenne poesia” a cura di Giuseppe Garrera e Igor Patruno. Il Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea, in collaborazione con il Comune di Santa Marinella con questa mostra riapre i suoi spazi all’arte per la prima volta dopo il lockdown nel pieno rispetto delle indicazioni in termini di distanziamento sociale previste per i luoghi pubblici.

La mostra vuole fare il punto, per la prima volta, su un’avventura straordinaria della poesia e della canzone italiane degli anni ’60 e degli anni ’70: e cioè quel momento in cui poeti e scrittori del calibro di Italo Calvino, Franco Fortini, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, ecc. cominciano a ragionare intorno alla necessità di utilizzare la canzonetta leggera, la musica, il mercato del vinile, per creare prodotti di altissima qualità e popolari insieme: fare in modo che i poeti e i musicisti si approprino di tale mezzo per fondare una canzone d’autore che parli della realtà del mondo e degli uomini e che non necessariamente debba essere sciocca per essere di successo. Siamo agli albori della storia della canzone autoriale.

Da qui le esperienze pionieristiche di “Cantacronache”, la collaborazione Sergio Endrigo-Pasolini, Pasolini stesso “autore” di testi per canzonette come “Ma cosa sono le nuvole?” cantata da Modugno, o ancora gli spettacoli di Paolo Poli e Laura Betti e i loro tentativi di creare in Italia un nuovo Cabaret e una canzone coraggiosa, utilizzando testi appositamente scritti da Moravia, Arbasino, Parise, Flaiano, Soldati ecc. fino a giungere alla collaborazione irripetibile tra Roberto Roversi e Lucio Dalla.

A tutto questo fermento vanno aggiunte le sperimentazioni di gruppi progressivi che cercano collaborazioni con poeti e testi speciali, così come i progetti, anche di grosse case discografiche, di incidere le “voci” dei poeti, di dare corpo alla poesia in 45 giri o 33 giri ad ampia diffusione e in cui i nostri massimi poeti (da Ungaretti a Montale, da Pasolini a Sanguineti) leggano i loro testi, sonorizzino le loro pagine. Ad un certo punto ci si immagina di far entrare in tutte le case, in giradischi e mangianastri, l’intera poesia (di questi anni, ad esempio, è l’incisione in disco da parte di Italo Calvino dell’antologia dall’Orlando Furioso).

Dunque la mostra vuole raccontare una stagione unica e ancora da indagare, piena di sorprese e scoperte (mai più il disco sarà così strumento di conoscenza e immaginazione). In mostra dischi originali, documenti, foto, e la possibilità di ascoltare brani e vedere un capitolo fondamentale e ancora sconosciuto della nostra storia culturale. Visitabile fino 13 settembre inclusa nel biglietto di ingresso al castello.

Inizierà domani 17 luglio il nuovo fine settimana con il Caffeina Festival con tantissimi eventi! Alle ore 21:00 l’appuntamento è con ESSE, uno spettacolo di Massimiliano Bruno e Sara Baccarini. Il 18 luglio, sempre alle 21:00, potrete assistere all’attesissimo concerto di Niccolò Fabi. Domenica 19 luglio l’attore Ugo Dighero proporrà la sua versione di due celebri passi del Mistero buffo di Dario Fo.

Per informazioni su biglietti e prenotazioni: www.castellodisantasevera.it