Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Presidente della Corte d’Appello di Roma, Luciano Panzani, hanno firmato un protocollo d’intesa concernente la collaborazione per l’adempimento delle formalità conseguenti al passaggio in giudicato dei provvedimenti giudiziari.

Dalla Regione Lazio – spiega il Presidente Nicola Zingarettiarriva dunque un aiuto concreto per ridurre i tempi della giustizia. Un’alleanza tra istituzioni che la Regione aveva già avviato con il trasferimento di personale regionale negli uffici giudiziari territoriali dove oggi sono già impegnati circa 76 dipendenti“.

Grazie a questo accordo si stabilisce tra Corte di Appello di Roma e Regione Lazio una collaborazione aggiuntiva alle precedenti e numerose iniziative svolte congiuntamente dagli uffici giudiziari e quelli regionali. Obiettivo della collaborazione è l’azzeramento dello stock dei quasi 20 mila procedimenti presso la Corte d’Appello che, sebbene abbiano già ottenuto sentenza di prescrizione, in assenza delle successive attività esecutive non possono definirsi completamente.

Con il lavoro che viene messo in campo a partire dai prossimi giorni, uno staff dedicato e composto sia da operatori degli uffici giudiziari sia da personale fornito dalla Regione (in particolare da LAZIOcrea) provvederà nell’arco di un triennio ad eliminare tutto l’arretrato, consentendo di raggiungere due importantissimi risultati, ovvero l’eliminazione dai “carichi pendenti” per le migliaia di persone assolte, sia pure per prescrizione dei termini, nonché la possibilità per gli uffici giudiziari di concentrare la propria organizzazione ed attività sui processi più recenti ed effettivamente “vivi”.

Due risultati che accrescono il grado di “giustizia” del sistema Lazio, perché l’eliminazione dell’arretrato consente finalmente una definizione certa della giustizia in temi più celeri rispetto ai fatti ed agli eventi oggetto di giudizio. Questo protocollo e’ una risposta concreta a una delle principali criticità riguardanti il funzionamento della giustizia italiana.

Si tratta di un’iniziativa molto importante – commenta il Presidente Luciano Panzaniche conferma la sinergia e l’attenzione tra Amministrazione della Giustizia nel Distretto del Lazio e Regione Lazio e che consente di porre rimedio a difficoltà organizzative e gestionali che la Corte d’Appello non riuscirebbe a risolvere con le sue sole forze. Il risultato è sia un passo in avanti in termini di giustizia e civiltà eliminando dai casellari migliaia di pendenze per persone che sono state assolte sia pur per prescrizione, sia la predisposizione di condizioni che permetteranno in futuro alla Corte di operare con maggior celerità ed efficienza sui processi ‘vivi’, quelli non prescritti, oggi impediti nella loro celebrazione anche dalla massa degli adempimenti relativi ai processi che si sono già prescritti. Un vivo ringraziamento – conclude Panzani – alla Regione Lazio che dimostra sensibilità nei confronti dell’Amministrazione della Giustizia, nella consapevolezza che, pur nelle diverse competenze, sia la Regione che la Corte sono chiamate ad assicurare il bene comune di tutti“.