Si è svolto presso la sede della giunta regionale, il convegno “La minaccia cibernetica al settore sanitario”, organizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare l’istituzione regionale, in particolare i dirigenti delle strutture sanitarie, sul tema della cybersicurezza, fornendo strumenti utili e diffondendo le linee guida operative specifiche per la Sanità, redatte dall’ACN.

Il Lazio è la prima regione ad avviare questo progetto, che fa parte di una più ampia campagna nazionale che coinvolgerà nei prossimi mesi tutti gli enti territoriali italiani.

All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Rocca, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, il direttore generale dell’ACN, Bruno Frattasi, il direttore della direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, e il vicedirettore generale dell’ACN, Nunzia Ciardi. Al convegno era presente anche Vittorio Gallinella, direttore Sistemi Infrastrutturali di LAZIOcrea.

Il settore sanitario è particolarmente critico in termini di sicurezza e resilienza informatica, a causa dei servizi essenziali forniti e dei dati sensibili trattati. Un attacco potrebbe bloccare sale operatorie, terapie intensive e centri trasfusionali, con gravi conseguenze.

“Nel 2021 la Regione Lazio è stata vittima di un grave attacco hacker che ha compromesso l’amministrazione sanitaria. Queste minacce fanno parte delle nuove tattiche di guerra”, ha dichiarato il presidente Francesco Rocca. “Forti di questa esperienza, abbiamo accelerato i nostri sforzi, anche grazie alle risorse stanziate per garantire alle nostre aziende sanitarie il massimo delle tecnologie disponibili”. Rocca ha spiegato che sono stati stanziati 47 milioni di euro dal Dipartimento per la Transizione Digitale, insieme a 9 milioni messi a disposizione dalla Regione, per migliorare la sicurezza dei dati dei pazienti. “Proteggere i dati e fornire sicurezza di alta qualità ai cittadini è una priorità”, ha concluso.

Durante il convegno è stato presentato l’ultimo report dell’ACN sulle minacce cibernetiche nel settore sanitario. I dati mostrano che, tra gennaio 2022 e giugno 2024, in Italia si sono verificati oltre 25 attacchi ransomware contro strutture sanitarie, ospedali e servizi territoriali. Nel 2023, il settore sanitario è risultato il terzo più colpito, dopo il manifatturiero e il commercio al dettaglio. L’Italia è il terzo Paese dell’Unione Europea più colpito da ransomware, dopo Germania e Francia, e il sesto a livello globale.